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Origini e ambiente familiare

Martin Fuchs è nato il 13 luglio 1992 a Bietenholz, in Svizzera. Fa parte di una famiglia in cui l’equitazione è quasi nel DNA: suo padre, Thomas Fuchs, è stato un cavaliere di salto ostacoli a livello internazionale; sua madre, Renata, ha anch’essa praticato la disciplina; suo zio Markus Fuchs è una leggenda nel salto ostacoli svizzero.

Il nonno di Martin, Mathias, ha svolto un ruolo particolare nel mettere le basi: gestiva una scuola di equitazione vicino a Zurigo, allevava cavalli, comprava e rivendeva puledri — insomma, l’equitazione era presente in casa fin da piccolo.

Fin da giovanissimo è entrato in contatto con i cavalli: ha iniziato a montare già da bambino, ha fatto le prime gare giovanili, crescendo in termini di capacità, esperienza e mentalità.

La carriera sportiva: tappe principali

Ecco una panoramica dei momenti più importanti della carriera di Martin:

Anno / EventoRisultato / MedagliaNote
2010Medaglia d’oro nel salto a squadre ai Giochi Olimpici GiovaniliPrime vittorie a livello internazionale giovanile.
2012–2013Buoni piazzamenti nei campionati Europei giovanili / young ridersMedaglie individuali e a squadre; consolidamento come promessa.
2014Campione svizzeroPassaggio alla categoria senior con risultati già importanti.
2015Bronzo a squadre Campionati Europei (Aquisgrana)Presenza costante nelle competizioni maggiori.
2016Olimpiadi di Rio de Janeiro — 9° individuale, 6° a squadrePrimo grande palcoscenico olimpico per Martin.
2017Europeo Goteborg — bronzo a squadre, piazzamenti individuali di rilievoContinua crescita.
2018Campionato del Mondo (Tryon) — medaglia d’argento individualeUno dei picchi della carriera: sfiorare l’oro mondiale.
2019Campionato Europeo (Rotterdam) — oro individualeVittoria europea individuale significativa.
2020Diventa numero 1 al mondo nella classifica FEIRiconoscimento della sua costanza ai più alti livelli.
Recentissimo (2024–2025)Diverse vittorie nei Grandi Premi; vittoria al World Cup di Bordeaux 2025; Gran Premio del CHIO Aachen 2025; vittoria del GP CSIO di San Gallo (2024).Conferma che è tutt’ora nella top elite internazionale.

Qualche curiosità personale

  • Martin è cresciuto con molti cavalli fin da piccolo, e la passione non è venuta da fuori: fa parte del “mondo cavalli” fin dal nonno.
  • Ha un rapporto forte con i suoi cavalli, con il team e con gli sponsor: la cura del binomio (cavaliere + cavallo) è per lui fondamentale, sia in allenamento che in gara.
  • Relativizza la pressione: pur con grandi aspettative — sue e del pubblico — cerca costantemente equilibrio mentale, si mantiene concentrato ma non schiavo dell’ansia da risultato. Questo aspetto emerge spesso nelle interviste. (Non sempre è facile: il salto ostacoli è disciplina in cui un minimo errore può costare caro.)
  • Vive vicino al suo ambiente (famiglia, scuderia, strutture); il fatto che abbia un’allergia o limitazioni particolari non è noto: sembra dedicarsi con grande dedizione quotidiana, tanto agli allenamenti tecnici quanto alla gestione dei cavalli, della condizione fisica sua e degli animali.

L’importanza e il contributo di Martin al salto ostacoli svizzero

  • Ha riportato la Svizzera frequentemente sul podio a livello europeo e mondiale, sia a squadre che individuale.
  • Ha aiutato a “ricaricare” l’immagine e il morale dell’equitazione svizzera, affiancandosi a nomi come Steve Guerdat, un altro punto di riferimento per gli appassionati.
  • Le sue vittorie recenti in eventi prestigiosi (CHIO Aachen, World Cup, Gran Premi internazionali) dimostrano che la Svizzera può competere ad altissimo livello, non solo con i cavalli locali ma anche in contesti globali.
  • È anche modello per i giovani: la sua crescita graduale, la formazione in famiglia, gli errori che divengono insegnamenti, lo rendono molto istruttivo per chi inizia.

Sfide, qualità e prospettive future

  • Sfide: tenere la forma, la salute dei cavalli, la pressione mentale e le aspettative. Anche la logistica e la gestione dei cavalli di alto livello sono costose e complesse.
  • Qualità salienti: precisione, buon tempismo, calma nei momenti decisivi, resilienza. Capacità di imparare da ogni gara.
  • Prospettive: continuare a competere nei più grandi eventi (Giochi Olimpici, Campionati Mondiali, Coppe del Mondo), magari aggiungere medaglie olimpiche se possibile. Potenzialmente diventare un “classico”: non solo vincitore, ma anche figura di riferimento per metodologia, preparazione, rispetto del binomio.