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No foot, no horse” — un vecchio detto inglese che sintetizza perfettamente un principio fondamentale nell’equitazione: senza zoccoli sani, non esiste cavallo sano. Gli zoccoli rappresentano la base fisica del cavallo, letteralmente e simbolicamente. La loro cura è cruciale non solo per la salute generale dell’animale, ma anche per il suo equilibrio, le prestazioni e la prevenzione di problematiche muscoloscheletriche.

Cos’è lo zoccolo: una struttura viva e complessa

Lo zoccolo non è una semplice “unghia dura”, ma una struttura altamente specializzata, ricca di terminazioni nervose e vascolarizzazione, che supporta tutto il peso del cavallo in movimento. È formato da più componenti: la parete, la suola, il fettone e la linea bianca, ciascuno con un ruolo ben preciso nella meccanica del passo.

  • La parete protegge e sostiene.
  • Il fettone aiuta ad assorbire gli urti e a favorire la circolazione sanguigna nel piede.
  • La suola isola la parte interna dagli impatti con il suolo.
  • La linea bianca collega la parete allo scheletro interno dello zoccolo.

Questa struttura, come le unghie umane, cresce in continuazione e va mantenuta regolarmente con la corretta pareggiatura da parte di un professionista qualificato.

Ferrato o scalzo? Non esiste una risposta unica

Uno dei temi più dibattuti nel mondo equestre è quello della ferratura. Alcuni cavalli possono essere gestiti perfettamente scalzi (barefoot), mentre per altri la ferratura è necessaria. Non esiste una scelta “giusta” in assoluto: tutto dipende dal singolo animale e dal contesto in cui vive e lavora.

I cavalli scalzi possono trarre beneficio da una gestione naturale dello zoccolo, soprattutto se:

  • Vivono su terreni non abrasivi o naturali
  • Non svolgono attività sportive intense su superfici artificiali
  • Hanno una buona conformazione e qualità dello zoccolo

La ferratura, invece, è consigliabile (e talvolta indispensabile) quando:

  • Il cavallo ha zoccoli deboli, deformati o soggetti a eccessiva usura
  • Pratica attività sportiva su fondo duro, sabbioso o molto abrasivo
  • Ha bisogno di supporto ortopedico o terapeutico
  • Deve affrontare terreni difficili o lunghi percorsi su asfalto

In ogni caso, la decisione va presa insieme a un maniscalco esperto, in collaborazione con il veterinario se necessario, valutando il cavallo nella sua interezza: età, razza, tipo di lavoro, ambiente di vita e condizioni dello zoccolo.

Il ruolo chiave del maniscalco

Affidarsi a un maniscalco competente non significa soltanto “mettere ferri”. Un bravo professionista:

  • Osserva la meccanica del passo del cavallo
  • Conosce l’anatomia e la fisiologia del piede
  • Sa adattare la pareggiatura o la ferratura alle esigenze individuali
  • Può riconoscere tempestivamente segni di patologie (come laminite, ascessi,…)

La manutenzione regolare, solitamente ogni 68 settimane, è essenziale per mantenere lo zoccolo in equilibrio. Ritardi o interventi eseguiti male possono compromettere l’andatura del cavallo, causando dolori e squilibri anche a livello articolare e muscolare.

Conclusione

La salute dello zoccolo è il fondamento della salute generale del cavallo. Che si scelga di tenere l’animale scalzo o ferrato, l’aspetto più importante è che la decisione sia consapevole e guidata da un professionista qualificato. Prendersi cura dei piedi del cavallo è un atto di rispetto verso il suo benessere e un investimento nella sua longevità.

Uno zoccolo curato, equilibrato e funzionale significa un cavallo più comodo, sicuro e felice — in campo, su sentiero o semplicemente nella sua quotidianità.